VILLA ORTOLANI Piazza dell'Unità 13, Voltana |
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Il complesso Ortolani è costituito da due edifici: la
villa, azienda agricola e residenza estiva della famiglia Ortolani e le scuderie
i cui locali del piano terra erano adibiti a stalla per i cavalli, bovini e
suini, nonché per il deposito delle bardature e di tutti gli strumenti che si
impiegavano per l'allevamento del bestiame; quelli al primo piano erano gli
alloggi dei braccianti. Tali edifici sarebbero sorti intorno al 1820 sul luogo
di due preesistenti fabbricati padronali in muratura, fatti risalire al
1700-1720, 150 anni prima della nascita di Voltana. In
quegli anni la zona era paludosa e la maggior parte delle persone era molto
povera e viveva in misere casupole o capanni costruiti in legno o con canne di
valle; si spostavano con le barche e si dedicavano alla pesca, alla caccia e
alla raccolta di erbe palustri che usavano per costruire cesti, stuoie, sporte.
Già nel 1600 la Villa era di proprietà della famiglia Cacciaguerra; di essa non
si sa la provenienza (probabile parentela con Alberico da Barbiano e con gli
Sforza), né quando venne ad abitare ai margini delle paludi di questa zona, né
come le sue proprietà passarono alla famiglia Bondoli, soprannominata
Pastorelli, forse per la loro attività. Della Villa non si hanno più notizie fino al 1851, quando Lorenzo Ortolani (originario di Medicina e farmacista a Lugo) sposò Teresa Bondoli – Pastorelli, la quale portò in dote Villa Cacciaguerra e una decina di poderi. Lorenzo pose nella “villa”, fino ad allora abitata dal fattore dei Bondoli, il centro economico della famiglia e diresse di persona l’azienda agricola. La “Villa” venne restaurata con l’installazione di un balcone sulla sua facciata principale e di una torretta sul tetto diventando oltre che sede dell’azienda agricola anche dimora della famiglia Ortolani nei mesi estivi. Negli anni '50 ci fu una ulteriore ristrutturazione della Villa con la eliminazione della torretta, la installazione di un nuovo piano con relativo balcone in aggiunta a quello precedente posto sulla facciata principale della Villa e con l’inserimento di stemmi e decorazioni. L’importanza della Famiglia Ortolani fu notevolissima dal 1851 al 1950, per le innovazioni tecnologiche apportate e per la lodevole attenzione prestata ai bisogni della Comunità Voltanese. L’intero complesso immobiliare Cacciaguerra - Ortolani fu acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo e ristrutturato nel 2001-2002; poi solo la villa fu venduta al Comune di Lugo.Cultura ed istruzione sono gli ospiti delle scuderie di Villa Ortolani, lo storico complesso aziendale di Voltana acquistato nel 1999 dalla Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo. Oltre all'edificio residenziale, il complesso comprende anche l'antica struttura delle scuderie, sede di un inedito archivio storico della memoria, una raccolta di testimonianze storiche del territorio lughese suddiviso in due sezioni, dedicate alla memoria visiva, con fotografie e filmati, e ai "luoghi della memoria", testimonianze raccolte attraverso interviste. Il Museo della Villa padronale Ortolani testimonia dunque un secolo di attivita’ (a partire dal 1851) della famiglia che, con la propria azienda agricola ha contribuito allo sviluppo economico e sociale del paese Voltana. Nel museo trovano bella mostra gli strumenti di lavoro agricolo (gioghi, caveja, forconi, vanghe, zappe, paletti e falcetti) e di allevamento del bestiame (interessante l’attrezzo ideato dagli Ortolani e indicato in una foto presente nel museo, in grado di ottimizzare la monta dei bovini) in un periodo in cui l’agricoltura, priva di tecnologie meccaniche, era sinonimo di grande fatica per i braccianti.E’inoltre possibile ammirare alcun autentiche rarita’ come i paletti costruiti manualmente (stadia e palina) per definire i confini e costruire le relative mappe catastali, i diplomi di riconoscimento, ma anche strumenti da cucina: pentole e stoviglie, fruste a movimento meccanico e tecnologie di altri tempi come la macchina per filare la canapa, la grama per preparare l’impasto del pane, oltre a componenti di carri decorati, un calessino per i bambini ed arredi di camere da letto a testimoniare anche l’agiatezza di questa famiglia.
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