Ventimila anni fa un uomo incideva un lupo su un ciottolo di una grotta presso Ponte Lucano. Questo luogo fu chiamato Tibur, poi Tivoli ed è qui che io sono nata e vissuta per circa vent’anni. Tivoli è una città ricca di acque che nella loro corsa tra monti e valli danno vita a suggestivi e spettacolari precipizi e giochi d’acqua. Queste immagini della mia età giovanile non le ho mai dimenticate e continuano ad accompagnarmi tuttora nella creazione dei miei dipinti e delle mie ceramiche.  Mi sono poi trasferita  a Riccione, città di mare, contrastata dalla sua violenta bellezza e dai suoi falsi estetismi, caotica, ma affascinante, perchè piena di vita.  Successivamente poi mi sono trasferita a Voltana, in provincia di Ravenna, poi a Bagnacavallo dove tuttora vivo e lavoro. Qui, non molto lontano da Bagnacavallo, in netto contrasto con le mie precedenti esperienze, ho trovato tantissime fonti di ispirazione artistica: la campagna, le valli , le colline e gli specchi d’acqua, luoghi dove il silenzio è rotto dal rumore del vento tra le canne, che coprono le paludi, ed è facile perdersi nei bianchi muri delle nebbie invernali. Sono luoghi di riflessione e di pace in cui un artista  può confrontarsi con se stesso e cercare di trasmettere agli altri le proprie sensazioni ed emozioni. Per una donna non è facile intraprendere un’avventura artistica, per una moglie e madre è ancora più difficile. Ringrazio  Alice e Daniele che in questi anni mi hanno aiutata a rafforzare la tenacia, dote necessaria per superare i contrasti, ed evitare lo smarrimento nella banalità del quotidiano ritrovando l’autenticità del sentimento vero.

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